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In data 01/08/2019 mi è stata confermata pensione di vecchiaia per il raggiungimento dei 67 anni di età (luglio 2019). Alla domanda di pensione inoltrata il 2/05/2019 avevo allegato anche la richiesta di neutralizzazione delle ultime 256 settimane di contributi relativi a lavoro come dipendente.
La richiesta di neutralizzazione è stata fatta in ragione del cambiamento di lavoro e diminuzione dello stipendio iniziato il 6/02/2012 e terminato il 13/05/2018 come dipendente. A partire dal 15/05/2018 ho un contratto CO.CO.CO con contributi versati nella gestione separata.
La domanda di neutralizzazione non è stata accolta in quanto le sentenze relative alla possibilità di neutralizzazione parlano delle 260 settimane (quinquennio) precedenti alla data della pensione, nel mio caso si tratta delle ultime 256 settimane relative a lavoro come dipendete e contributi versati nel fondo FPLD. La data di maturazione della mia pensione eccede le 260 settimane ma trattandosi di due fondi separati, ho interpretato come possibile la sterilizzazione di tutto il periodo di minore retribuzione come lavoratore dipendente. Eliminando il periodo richiesto di sterilizzazione ho comunque maturato i requisiti per l'ottenimento della pensione.
Ho già fatto domanda di ricostituzione che è stata rigettata con esito: REIEZIONE PER MOTIVI AMMINISTRATIVI - MOTIVAZIONI NON CODIFICATE
Ci possono essere le condizioni per l'ottenimento della sterilizzazione?
I riferimenti che ho citato nella mia richiesta sono:
rioccupazione a retribuzione inferiore
SENTENZA N. 264 ANNO 1994 - CORTE COSTITUZIONALE
CIRCOLARE N. 52 INPS DIREZIONE CENTRALE PENSIONI DEL 20 FEBBRAIO 1995
SENTENZA N. 388 ANNO 1995 - CORTE COSTITUZIONALE
CIRCOLARE N. 133 INPS DIREZIONE CENTRALE PENSIONI DEL 12 GIUGNO 1997
MESSAGGIO INPS N. 12002 DEL 20-04-2006
ORDINANZA DEL TRIBUNALE DI RAVENNA N. 117 ANNO 2015 (GU N.25 DEL 24-6-2015)
disoccupazione indennizzata
SENTENZA N. 82 ANNO 2017 - CORTE COSTITUZIONALE
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione ed attendo con piacere una risposta.
Cordiali saluti.
sono lavoratrice dipendente e ho anche una partita iva regime forf. per i lavori da freelance.
Per una nuova collaborazione, saltuariamente potrei ricevere dagli Stati Uniti un bonifico (senza causale lavorativa) di 250 dollari.... devo comunque dichiararlo come reddito? c'è una soglia minima che mi permette di non doverlo dichiarare per non pagare le tasse su un importo che non corrisponde ad un vero e proprio lavoro?
Buongiorno, sto per effettuare dei lavori di ristrutturazione per la prima casa, e vorrei approfittare delle detrazioni disponibili.
Considerato che le detrazioni ammonterebbero al 50% delle spese, distribuite su 10 annualità, e dato che sono una impiegata statale con stipendio piuttosto basso (lordo di poco superiore a 15.000€), so che se sosterrò spese troppo alte rischio poi di non vedermele rimborsare tutte, poiché il rimborso annuale spettante potrebbe diventare eccessivo rispetto all’IRPEF dovuta/versata.
Su cosa dovrei basarmi per avere un’idea di massima di quanto sarà il limite di rimborso annuale ottenibile? Devo considerare l’IRPEF da me dovuta (al netto ovviamente delle altre detrazioni che spettano e che quindi già la abbattono)? O altro ancora?
Grazie, saluti
Federica allora vedi che ogni anno a febbraio, come ben saprai, ti viene consegnato la certificazione dei redditi per esempio
quest’anno certificazione unica 2018 redditi 2017.
Se le detrazioni per eventuale coniuge o figli a carico sono state comunicate al sostituto di imposta già li trovi le ritenute irpef e addizionale. Poiché ti vedo già addentrata in questa materia voglio fare un passo in avanti : considera le ritenute irpef (primo rigo ritenute punto 21 certificazione ) quello è l’importo che al massimo puoi recuperare.
Devi prendere tale importo e visto che al massimo puoi recuperare il 50 % in 10 anni il calcolo della spesa “conveniente ” per te è
importo ritenute x 10 x 2
Un esempio ritenute in un anno 1200 €
Spesa conveniente
1200 x 10 x 2 =24000
Infatti se spendi 24000 puoi recuperare al massimo 12000 € però in 10 anni e quindi 1200 € all’anno quanto le ritenute.
Se le detrazioni a monte non sono comunicate al datore di lavoro allora devi prendere le detrazioni per coniuge o figli a carico
indicate nel 730 o modello fiscale le sottrai alle ritenute e esce la ritenuta da moltiplicare per 10 e per 2 (se non ci sono altre
detrazioni ovviamente) per ottenere la spesa conveniente.
Se ti occorrono ulteriori chiarimenti il mio cellulare è 3895559595 e magari ci vediamo allo studio.
Saluti
Dott. Gatti Domenico