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53 messaggi.
Luca Luca da Roma pubblicato il 21/11/2019 alle 8:08 pm:
Salve, la mia domanda riguarda la marca da bollo da 2€ che va apposta nelle fatture di un libero professionista che apre partita iva e sceglie il regime forfettario. La marca va apposta solo alle fatture superiori a € 77,47 o dato che non questi non paga l'iva va apposta sempre, anche a quelle di importo inferiore? Anche nelle fatture verso clienti/società residenti all'estero va inserita la marca da bollo o riguarda solo i clienti italiani?
Il commercialista online Risposta dell'amministratore di: Il commercialista online
Buongiorno sono il dott. Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che poiché lei ha optato per il regime forfetario le fatture da lei emesse non riportano l'IVA; per questo lei deve apporre la marca da 2 € con data antecedente o uguale al massimo alla data della fattura su ogni fattura di importo totale superiore a 77,47 € e è irrilevante se il cliente è italiano o estero.


Buona serata
Franca Franca da Roma pubblicato il 13/11/2019 alle 8:30 am:
Buongiorno, vorrei esporle le mie perplessita'. Nel 2015 io ed altre due persone abbiamo fondato una srls. Io ero socia maggioritaria al 33.4%. Una delle 3 socie ha lasciato la srls cedendo le sue quote all'altra, cosi' al momento io sono socia al 33.4% e l'altra al 66.3%. La mia intenzione e' di lasciare la societa', vorrei quindi sapere se lasciandola l'altra socia e' costretta a chiuderla o puo' semplicemente prendere le mie quote ed andare avanti. In che modo potrei lasciare la societa'? Inoltre, a livello legale, visto che io vivo all'estero, cosa comporta la mia presenza nella srls dalla quale io non traggo nessun profitto e di cui non so quasi nulla? se un giorno volessi acquistare un immobile in Italia o fare domanda per future pensioni o simili, avrei problemi? Inoltre quanto costa lasciare la societa'? grazie.
Il commercialista online Risposta dell'amministratore di: Il commercialista online
Buongiorno sono il dott. Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che per uscire come socio dal una società srls può farlo in due modi : 1) recesso se ve ne sono le condizioni per legge o per atto costitutivo oppure tramite cessione delle quote a uno o piu' dei altri soci rimanenti.
La situazione di avere quote di partecipazioni societarie non ha rilevanza per l'acquisto di immobili. Per future domande di pensioni che lei possa intendere presentare rilevano in alcuni casi i redditi che lei percepisce in modo continuativo o tramite distribuzione di utili dalla società, Quindi si possono presentare dei problemi qualora avvenisse una o più distribuzioni di utili negli anni da parte della stessa società.


Buona giornata


Buona giornata
Roberta Roberta da CAVA MANARA pubblicato il 29/10/2019 alle 9:47 am:
Buongiorno
volevo un'informazione,in una societa' SRL a socio unico,l'amministratore che viene eletto in assemblea puo' avere un compenso mensile?Se è si ha una regolare busta paga o cedolino?Mi può dare piu' informazioni possibili?
Grazie
Distinti Saluti
Roberta
Il commercialista online Risposta dell'amministratore di: Il commercialista online
Buongiorno sono il dott. Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che innanzitutto presumo che lei faccia riferimento all'amministratore unico. L'amministratore unico può avere un compenso mensile. Per poter far emergere questo compenso l'amministratore può emettere ricevute di prestazioni occasionali fino a determinate soglie di redditi netti incassati nell'anno oppure se si tratta di importi che superano tali soglie di redditi netti incassati su base annua si può decidere di assumere con busta paga l'amministratore oppure lui può aprire la partita IVA e può emettere le fatture quando incassa i compensi.


Buona giornata

 

 

 

 

16 Risposte a “CONSULENZA ON LINE GRATUITA”

  1. Buongiorno
    Entro il 31 maggio dovrei pagare la quarta rata dell ultima rottamazione ter c’è la possibilità di posticipare il pagamento a causa del covid 19? Se si in quali termini?
    Grazie
    Maurizio

    1. Buonasera sono il dott. Gatti Domenico. Secondo quanto disposto per ora lei deve pagare entro il 31 maggio 2020 la rata relativa alla rottamazione-ter che scade il 31/05/2020.

      Buona serata

  2. BUONGIORNO
    IL mio nome TORE ,
    avrei bisogno di informazioni lavoro come autonomo con ritenuta ,mi occupo di vari allestimenti ,
    con queste situazione che stiamo vivendo in ITALIA ,ho diritto a delle agevolazioni e aiuti da parte dello stato.

    1. Buonasera. In merito alla sua domanda se ho ben compreso lei non ha partita IVA aperta e svolge prestazioni occasionali. Purtroppo il decreto “Cura Italia” non prevede indennità per i prestatori occasionali.

      Buona serata

      dott. Gatti Domenico

  3. Salve, mio figlio nel 2018 ha aperto la partita iva ma il giorno dopo l’ha chiusa. Ora la dovrebbe riaprire e quello che chiedo può usufruire del regime forfettario o qualcosa simile per essere agevolato nelle spese? ha 26 anni.
    Ringrazio e saluto

    1. Si può riaprire tranquillamente la partita IVA; tra le condizioni però vi è il fatto che non deve avere controllo diretto o indiretto di società che svolgono l’attività che si intende svolgere con la propria partita IVA. Ora suo figlio entra nel regime forfetario nuovo e cioè 15 % di imposta sostitutiva sul 78 % dei ricavi incassati su base annua. Si esce dal regime forfetario se fa più di 65000 € di ricavi incassati su base annua. Non è obbligato a emettere fattura elettronica e non paga Iva Irpef e Irap. Si pagano contributi Inps a seconda del tipo di attività e comunque con agevolazione di riduzione dei contributi al 65 % di quelli dovuti poi dipende dal tipo di attività se necessita di iscrizione alla camera di commercio oppure no. Nel caso di attività professionali con cassa obbligatoria pagherà i contributi relativi alla cassa professionale di riferimento. Inoltre avendo aperto e chiuso la partita IVA nel 2018 anche per 1 giorno lei deve compiere degli adempimenti nel 2019 a seconda dei casi ( dichiarazione IVA 2019, modello redditi 2019 e modello Irap 2019 se in regime ordinario e modello redditi 2019 se in regime agevolato). Per ulteriori dettagli o se intende aprire la partita IVA mi può telefonare al numero di cellulare 3895559595. Se intende telefonarmi le chiedo gentilmente di segnalarmi il suo numero di cellulare poiché ricevo molte telefonate di pubblicità. Grazie. Saluti

      dott. Gatti Domenico

  4. Buonasera devo fare la permuta del mio garage con un altro garage di proprietà della ditta costruttrice. Premetto che il mio garage lo avevo acquistato insieme all’abitazione principale quindi avevo pagato iva al 4 % perché pertinenza. La permuta verrà fatta per pari importo ma il costruttore mi deve fatturare l’iva. Io potrò recuperare quell’iva? Grazie

    1. Nel caso di acquisto di garage pertinenziale con iva al 4 % secondo le istruzioni agenzia delle entrate si puo’ detrarre dell’irpef il 50 % dell’iva diviso in 10 rate su 10 anni e non è permesso sullo stesso importo dell’iva detratto in 10 anni far valere altre detrazioni. Ora nel momento in cui lo stesso garage si permuta per un altro di pari importo imponibile + iva (al 4 % perché pertinenziale anch’esso) non si può usufruire dell’agevolazione della detrazione del 50 % dell’iva perché il secondo box acquistato su permuta è acquistato in modo non contestuale all’immobile acquistato in precedenza (contestualmente al primo box) adibito ad abitazione principale. Questo è spiegato bene nelle istruzioni pubblicate dall’agenzia delle entrate modello redditi 2018 fascicolo 1 e anche nella circolare n° 20 E del 18/05/2016. E’ ovvio che quanto riportato è valido rispetto alla normativa vigente fino ad oggi.
      Se occorrono ulteriori informazioni il mio numero di cellulare è 3895559595. Qualora abbia intenzione di telefonarmi le chiedo di indicarmi il suo numero di cellulare poiché ricevo molte telefonate a fini promozionali. Grazie. Saluti

      dott. Gatti Domenico

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