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53 messaggi.
mario mario da roma pubblicato il 16/05/2019 alle 11:41 am:
salve, sono separato consensualmente da mia moglie alla quale spetta la casa di mia proprietà al 75% di Roma ed ai figli cosi' come da sentenza del giudice civile. Sono proprietario di un altro appartamento in provincia di Viterbo del quale ho la proprieta' del 18%. La mia domanda e' : dovro' cambiare la residenza per mforza maggiore, per la casa di Roma dovro' pagare lòe tasse come se fosse una seconda casa? Anche se sono stato allontanato dalla casa coniugale? E la casa in provincia di Viterbo se viene quindi considerata mia abitazione principale ora che e' stata emessa la sentenza per mio fratello che e' altro proprietario dovrà pagare le tasse per la sua quota? Praticamente cerco una soluzione per cecare di pagare in maniera piu' conveniene possibile dato che ho anche subito un danno economico. grazie rimango in attesa . mario
Il commercialista online Risposta dell'amministratore di: Il commercialista online
Buonasera sono Gatti Domenico; in merito alla sua domanda le dico che per l'unità immobiliare assegnata alla sua ex moglie non si paga nulla poiché è stata assegnata alla sua ex moglie con cessione di usufrutto. Per l'unità immobiliare dove lei eleggerò residenza non paga niente lei secondo la sua quota mentre suo fratello paga IMU secondo la sua quota di proprietà.


Buona serata

dott. Gatti Domenico
Gennaro Gennaro da Napoli pubblicato il 16/05/2019 alle 10:11 am:
Buongiorno,

Sono un privato, senza partita Iva, senza società. Sto producendo un documentario e devo pagare il servizio di un Attore straniero (Inghilterra) da svolgere su territorio Italiano. L'attore è tutelato da un Agenzia Inglese la quale mi ha chiesto bonifico bancario sul loro conto corrente per poter pagare l'attore. Se effettuo il bonifico e ricevo fattura da loro, lei pensa che posso stare tranquillo legalmente?
Il commercialista online Risposta dell'amministratore di: Il commercialista online
Buonasera sono gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che lei paga una persona che emette regolare fattura. Va bene cosi non ha nulla da temere.


Buona serata


dott. Gatti Domenico
Erasmo Mazzeo Erasmo Mazzeo da Palermo pubblicato il 07/05/2019 alle 2:58 pm:
In data 26/03/2018 ho ricevuto dal MEF una somma (esente IVA e IRPEF) a titolo di indennizzo per "EQUA RIPARAZIONE LEGGE PINTO". Queste le mie domande: la somma ricevuta devo dichiararla nel Modello 730/2019? In caso di risposta affermativa, sotto quale voce? Cordiali saluti e sentiti ringraziamenti
Il commercialista online Risposta dell'amministratore di: Il commercialista online
Buonasera sono Gatti Domenico. In merito alla sua domanda nel caso di sentenza passata in giudicato con risarcimento per equa riparazione ex legge Pinto ai fini della imponibilità dell'importo si deve vedere (leggendo la sentenza) se emergono degli importi ottenuti a titolo di redditi perduti (lucro cessante); in tal caso tale quota è soggetta a imposizione e nel modello 730 2019 va inserito l'intero importo in questione al rigo D2 colonna 1 opzione 6 risarcimenti per perdite reddituali.


Buona serata

dott. Gatti Domenico

 

 

 

 

16 Risposte a “CONSULENZA ON LINE GRATUITA”

  1. Buongiorno, sono libera professionista gestione separata Inps in regime forfettario; per poter accedere al bonus Inps di Maggio di 1000€ devo autocertificare di aver avuto un calo del 33% nel reddito del secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo 2019.
    Visto che vorrei essere sicura di aver avuto questo calo, volevo sapere come poter calcolare questo reddito.
    Grazie.

    1. Buonasera. Sono il dott. Gatti Domenico. Per calcolare la riduzione in percentuale del reddito tra II bimestre 2020 rispetto al II bimestre 2019 deve operare il seguente calcolo : visto che si trova nel regime forfetario deve sottrarre al suo fatturato prodotto nel II bimestre 2020 il fatturato prodotto nel II bimestre 2019. L’importo risultante deve essere negativo altrimenti non si è avuto calo. A questo punto si divide l’importo risultante per il fatturato prodotto nel II bimestre 2019 e si moltiplica per 100. Se tale importo è inferiore o uguale al 33 % allora si può richiedere il bonus maggio 23020 pari a 1000 €. Ho parlato di fatturato nel suo caso poiché sta nel regime forfetario l’abbattimento secondo il coefficiente di redditività è ininfluente ai fini del calcolo della riduzione di redditività espressa in termini percentuali.

      Buona serata

      dott. Gatti Domenico

  2. Salve,
    Dovrei cambiare la pavimentazione delle piastrelle in terrazza di casa e dovrei sostituirle con delle nuove, previa rimozione di quelle attuali .
    Ho letto che potrei usufruire della detrazione fiscale del 50% per questo tipo di lavoro (includendo l’ acquisto delle nuove piastrelle).
    Non sono pero’ sicuro se per usufruire di questo sgravio fiscale devo solo compilare i bonifici online scegliendo la dicitura ‘per agevolazione fiscale’ e immettendo partita Iva e numero di fattura che mi verranno date negli appositi spazi oppure devo seguire un iter più complesso (per esempio comunicazione del lavoro al SUE o altro).
    RingraziandoLa in anticipo per il suo tempo e la sua gentilezza,

    1. Buonasera sono il dott. Gatti Domenico. in merito alla sua domanda le dico che lei deve richiedere le fatture di lavori e pagare tramite bonifico per ristrutturazioni. Poi non deve fare altro.

      Buona serata

      dott. Gatti Domenico

  3. Buonasera, devo aprire una partita iva forfettaria come tecnico informatico con la possibilità di vendere e fatturare anche il materiale utilizzato per le riparazioni.
    Occorre essere inscritto alla camera di commercio per la vendita?
    Mi spiegate la prassi, occorre prima iscriversi alla camera di commercio e poi aprire partita iva?
    A tutto ciò aggiungo che sto usufruendo della NASPI quindi mi cofermate che il mio fatturato non deve superare i 4.800 € annui?
    Grazie

    1. Buonasera sono il dott. Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che per intraprendere l’attività indicata deve aprire la partita IVA per erogazione di servizi di consulenza nell’ambito delle tecnologie dell’informatica e vendita di materiali per riparazioni. Successivamente deve iscriversi alla camera di commercio e alla gestione commercianti dell’Inps. Dopo deve inviare comunicazione all’Inps che opta per il forfetario. In tal caso pagherà il 65 % dei contributi Inps calcolati per l’anno di riferimento. In merito alla dichiarazione dei redditi per l’anno in cui apre la partita IVA per il semplice fatto di aver aperto la partita IVA anche se non fattura da allora in poi e fino all’anno di cessazione della partita IVA dovrà presentare ogni anno la dichiarazione dei redditi. Sulla NASPI le imposte saranno conguagliate dall’INPS a fine anno. In riguardo all’attività autonoma essendo soggetta a regime forfetario dovrà pagare l’imposta sostitutiva; l’imposta sostitutiva si calcolerà sui ricavi totali incassati nell’anno di riferimento per le due attività sopra indicate di servizi di consulenza nell’ambito delle tecnologie dell’informatica e vendita di materiali per riparazioni. C’è da segnalare che comunque si deve comunicare all’INPS entro un dato tempo l’inizio dell’attività. Nel caso in cui si percepisce un reddito netto da attività autonoma compreso tra 0 e 4800 € dalla data di apertura partita IVA fino alla fine del periodo della NASPI si avrà diritto a un indennità ridotta della NASPI pari all’80 % dell’importo stabilito. Se però nell’anno di riferimento come reddito netto da attività autonoma lei percepisce più di 4800 euro si perde il diritto a percepire la NASPI da quell’anno in poi. In tal caso si dovrà procedere a restituire le somme relative alla NASPI percepite da quel determinato anno senza diritto.

      Buona serata

  4. Salve, mi chamo Antonella, vorrei avere delucidazioni sulla mia situazione lavorativa fiscale.
    Avendo percepito nell’anno 2019 3 CUD:
    1: lavoro dipendente presso agenzia lavorativa
    2: lavoro autonomo “contratto di collaboratore sportivo”
    3: Naspi
    ho superato la soglia dei 10000€ annui (11.600). La mia domanda è: c’è un modo per non fare dichiarazione dei redditi?
    Grazie in anticipo per la risposta

    1. Buona sera sono il dott. Gatti Domenico. In merito alla sua domanda nel caso di piu’ modelli di certificazione unica l’unico modo in cui si possa evitare di dover presentare la dichiarazione dei redditi è che l’ultimo datore di lavoro tenga conto degli altri redditi e conguagli le imposte complessive che lei deve pagare considerando tutti e tre i modelli di certificazione unica. Tale situazione è difficile da praticare. Pertanto le dico che con ogni probabilità dovrà presentare la dichiarazione dei redditi.

      Buona serata

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