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53 messaggi.
Vittorio Vittorio da napoli pubblicato il 02/05/2019 alle 10:08 pm:
Salve, per chi è stato costretto per mancanza di isee aggiornato a causa del lungo ponte festivo, ad aderire alla ben più onerosa rottamazione ter, pur avendo i requisiti per il saldo e stralcio, in caso di proroga dei termini, sarà possibile il passaggio dall'una all'altro?
Credo si tratti di un argomento di interesse generale, poiché conosco molte persone nelle medesime condizioni.
Ringrazio sentitamente.
Il commercialista online Risposta dell'amministratore di: Il commercialista online
Buonasera sono Gatti Domenico. In merito alla sua domanda nell'ambito dello stesso intervallo temporale di condono lei non può passare da rottamazione ter a saldo e stralcio; al massimo d'ufficio agenzia entrate riscossione può passare il condono da saldo e stralcio a rottamazione ter se non ha i requisti per il saldo e stralcio. Tuttavia può passare a un saldo e stralcio se si riaprono i termini.

Buona serata

dott. Gatti Domenico
Jessica Jessica da Padova pubblicato il 20/04/2019 alle 5:34 pm:
La ringrazio di avermi risposto. Buona Pasqua
Il commercialista online Risposta dell'amministratore di: Il commercialista online
Grazie. Spero che anche lei abbia passato una serena Pasqua.


Saluti


Dott. Gatti Domenico
sergio sergio da roma pubblicato il 15/04/2019 alle 3:47 pm:
Salve, mia zia vorrebbe vendere un posto macchina che possiede in altro condominio dal 1973. Può dirmi se su una tale transazione insiste un'imposta di qualche genere e in quale percentuale del ricavato? grazie anticipate per l'info, saluti
Il commercialista online Risposta dell'amministratore di: Il commercialista online
Buongiorno sono Gatti Domenico. In merito alla sua richiesta di consulenza le dico che nel caso di posti auto si deve distinguere se si tratta di posto auto pertinenziale alla prima casa per il compratore oppure no. Nel caso si tratti di posto auto pertinenziale alla prima casa l'imposta di registro è in misura del 2 % sul valore così calcolato

rendita catastale posto auto x 1,05 x 110

oppure un importo minimo di 1000 € più 50 € per imposta ipotecaria e catastale per un importo totale minimo di 1100 €. Nel caso di vendita di posto auto non pertinenziale alla prima casa per l’acquirente invece si paga il 9 % sul valore calcolato come segue

rendita catastale posto auto x 1,05 x 120

o importo minimo di 1000 € più 50 € per imposta ipotecaria e catastale per un totale minimo di 1100 € anche in questo caso. I requisiti per ottenere i benefici prima casa devono essere soddisfatti dal compratore e se non vengono rispettati l’Agenzia delle entrate, attraverso controlli che vengono spesso compiuti, può irrogare differenza di imposta di registro da pagare sanzioni e interessi e di fronte all’Agenzia delle entrate c’è responsabilità solidale tra venditore e compratore ai fini dell’assolvimento delle imposte di registro, ipotecaria e catastale. Se le occorrono altre consulenze o intende essere assistito mi può telefonare al seguente numero di cellulare 3895559595 oppure mi può scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica [email protected] .


Saluti


Dott. Gatti Domenico

 

 

 

 

16 Risposte a “CONSULENZA ON LINE GRATUITA”

  1. Buongiorno, sono libera professionista gestione separata Inps in regime forfettario; per poter accedere al bonus Inps di Maggio di 1000€ devo autocertificare di aver avuto un calo del 33% nel reddito del secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo 2019.
    Visto che vorrei essere sicura di aver avuto questo calo, volevo sapere come poter calcolare questo reddito.
    Grazie.

    1. Buonasera. Sono il dott. Gatti Domenico. Per calcolare la riduzione in percentuale del reddito tra II bimestre 2020 rispetto al II bimestre 2019 deve operare il seguente calcolo : visto che si trova nel regime forfetario deve sottrarre al suo fatturato prodotto nel II bimestre 2020 il fatturato prodotto nel II bimestre 2019. L’importo risultante deve essere negativo altrimenti non si è avuto calo. A questo punto si divide l’importo risultante per il fatturato prodotto nel II bimestre 2019 e si moltiplica per 100. Se tale importo è inferiore o uguale al 33 % allora si può richiedere il bonus maggio 23020 pari a 1000 €. Ho parlato di fatturato nel suo caso poiché sta nel regime forfetario l’abbattimento secondo il coefficiente di redditività è ininfluente ai fini del calcolo della riduzione di redditività espressa in termini percentuali.

      Buona serata

      dott. Gatti Domenico

  2. Salve,
    Dovrei cambiare la pavimentazione delle piastrelle in terrazza di casa e dovrei sostituirle con delle nuove, previa rimozione di quelle attuali .
    Ho letto che potrei usufruire della detrazione fiscale del 50% per questo tipo di lavoro (includendo l’ acquisto delle nuove piastrelle).
    Non sono pero’ sicuro se per usufruire di questo sgravio fiscale devo solo compilare i bonifici online scegliendo la dicitura ‘per agevolazione fiscale’ e immettendo partita Iva e numero di fattura che mi verranno date negli appositi spazi oppure devo seguire un iter più complesso (per esempio comunicazione del lavoro al SUE o altro).
    RingraziandoLa in anticipo per il suo tempo e la sua gentilezza,

    1. Buonasera sono il dott. Gatti Domenico. in merito alla sua domanda le dico che lei deve richiedere le fatture di lavori e pagare tramite bonifico per ristrutturazioni. Poi non deve fare altro.

      Buona serata

      dott. Gatti Domenico

  3. Buonasera, devo aprire una partita iva forfettaria come tecnico informatico con la possibilità di vendere e fatturare anche il materiale utilizzato per le riparazioni.
    Occorre essere inscritto alla camera di commercio per la vendita?
    Mi spiegate la prassi, occorre prima iscriversi alla camera di commercio e poi aprire partita iva?
    A tutto ciò aggiungo che sto usufruendo della NASPI quindi mi cofermate che il mio fatturato non deve superare i 4.800 € annui?
    Grazie

    1. Buonasera sono il dott. Gatti Domenico. In merito alla sua domanda le dico che per intraprendere l’attività indicata deve aprire la partita IVA per erogazione di servizi di consulenza nell’ambito delle tecnologie dell’informatica e vendita di materiali per riparazioni. Successivamente deve iscriversi alla camera di commercio e alla gestione commercianti dell’Inps. Dopo deve inviare comunicazione all’Inps che opta per il forfetario. In tal caso pagherà il 65 % dei contributi Inps calcolati per l’anno di riferimento. In merito alla dichiarazione dei redditi per l’anno in cui apre la partita IVA per il semplice fatto di aver aperto la partita IVA anche se non fattura da allora in poi e fino all’anno di cessazione della partita IVA dovrà presentare ogni anno la dichiarazione dei redditi. Sulla NASPI le imposte saranno conguagliate dall’INPS a fine anno. In riguardo all’attività autonoma essendo soggetta a regime forfetario dovrà pagare l’imposta sostitutiva; l’imposta sostitutiva si calcolerà sui ricavi totali incassati nell’anno di riferimento per le due attività sopra indicate di servizi di consulenza nell’ambito delle tecnologie dell’informatica e vendita di materiali per riparazioni. C’è da segnalare che comunque si deve comunicare all’INPS entro un dato tempo l’inizio dell’attività. Nel caso in cui si percepisce un reddito netto da attività autonoma compreso tra 0 e 4800 € dalla data di apertura partita IVA fino alla fine del periodo della NASPI si avrà diritto a un indennità ridotta della NASPI pari all’80 % dell’importo stabilito. Se però nell’anno di riferimento come reddito netto da attività autonoma lei percepisce più di 4800 euro si perde il diritto a percepire la NASPI da quell’anno in poi. In tal caso si dovrà procedere a restituire le somme relative alla NASPI percepite da quel determinato anno senza diritto.

      Buona serata

  4. Salve, mi chamo Antonella, vorrei avere delucidazioni sulla mia situazione lavorativa fiscale.
    Avendo percepito nell’anno 2019 3 CUD:
    1: lavoro dipendente presso agenzia lavorativa
    2: lavoro autonomo “contratto di collaboratore sportivo”
    3: Naspi
    ho superato la soglia dei 10000€ annui (11.600). La mia domanda è: c’è un modo per non fare dichiarazione dei redditi?
    Grazie in anticipo per la risposta

    1. Buona sera sono il dott. Gatti Domenico. In merito alla sua domanda nel caso di piu’ modelli di certificazione unica l’unico modo in cui si possa evitare di dover presentare la dichiarazione dei redditi è che l’ultimo datore di lavoro tenga conto degli altri redditi e conguagli le imposte complessive che lei deve pagare considerando tutti e tre i modelli di certificazione unica. Tale situazione è difficile da praticare. Pertanto le dico che con ogni probabilità dovrà presentare la dichiarazione dei redditi.

      Buona serata

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